Categoria: Antologia Critica

Rocco Abate

IL COLORE COME NECESSITA’ E(STE)TICA E’ difficile dire se fosse il colore dei suoi occhi a imprimersi sulle tele, o queste – una volta concepite-, liberando vortici di cieli stellati e acque marine in volute risalenti alla nuvole generatrici, a riflettersi in essi. Gli occhi sono quelli di uno spirito elevato (come direbbe Baudelaire), febbrilmente sensibili, indagatori e generosi, stupefatti…

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Alberto Veca

Le mappe di Lino Marzulli Un approccio Mi sembra opportuno precisare che il ragionamento non ha la pretesa di inquadrare nella sua complessità il percorso di lavoro quanto di proporre alcune, anche sintetiche, note per un artista e per il suo forte sentire la pittura. È un fare arte quello di Lino  Marzulli, inteso come segnale, come avvertimento all’osservatore che…

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Alberto Veca

LINO MARZULLI A proposito del soggetto L’impressione immediata, a un lettura rapida dei dipinti, è quella di un variegato trionfo dei contrasti cromatici, non mimetico anche quando la macchia allude a forme riconoscibili della realtà realizzato con stesure materiche differenti, una sorta di concentrazione di stimoli e segnali attivi, che suggeriscono l’azione, l’energia più che la riflessione. Percorrere con gli…

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Giorgio Seveso

  Le tracce del mondo Mettetevi davanti alla vita, in piena luce (o davanti ad un paesaggio di natura, in una bella giornata di sole), poi socchiudete gli occhi, come per concentrarvi, come per pensare e sentire meglio… Ecco che dinnanzi allo sguardo, nello spolverìo di frammenti colorati, a lamelle e nastri di luce, tra fiammature d’erba e ruscelli celesti…

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Luciano Caprile

  I giardini della memoria […] È quel che avviene per le Cinque Terre che hanno soggiogato fin dal primo istante il maestro milanese, tanto da condizionarne ogni gesto, tanto da rappresentarne in seguito ogni riflesso da rivolgersi ad altri orizzonti, ad altri percorsi. Marzulli aveva conosciuto questo scorcio di Liguria ancora poco contaminata dagli insulti della cementificazione nel 1958,…

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Marina De Stasio

  C’è una vertigine nelle composizioni di Marzulli, l’erba, le stelle, i gabbiani e le onde sono trascinati dal movimento vorticoso del cielo; un’opposizione che anima queste opere è quella tra il desiderio di abbandonarsi, lasciarsi portar via dal fluire, dall’eterno mutare delle cose, e l’esigenza di agire, di fare, di trasformare. Gli alberi, ridotti a strutture lineari, sembrano scale…

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Franco Loi

  […] parlando con Marzulli, abbiamo scoperto che molte delle vicende che io ho narrato nelle mie poesie, e che fanno parte della mia vita, hanno fatto parte anche della sua e sono entrate nella sua storia. […] alludere a Marzulli e ad altri artisti della generazione citata, senza affrontare questo nodo della loro passione: la politica è stato di…

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Raffaele De Grada

  Le meraviglie astrali di Lino Marzulli […] Nel tema del Sagittario Marzulli ha versato la sua gran voglia di vivere, l’arte è qui come vita. Da un groviglio di piante fiorite sbuca la Bestia pronta a correre, armata di arco, lungo il prato costellato di fiori più freddi. Tre stelline, sul cielo freddo, punteggiano, da contrappunto, lo svolazzo di…

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Dario Capellini

  “Potrei indicarti con precisione il punto dove Telemaco Signorini pose il suo cavalletto per dipingere questo Riomaggiore, magari dove mettevo i piedi” – mi diceva Marzulli commosso sul terrazzo della sua casa mentre con la riproduzione del dipinto confrontavamo il Riomaggiore di oggi con quello del Signorini. Che l’abitazione dove Marzulli vive i suoi soggiorni estivi ed invernali Cinque…

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Roberto Tassi

  […] Mai l’immagine di Marzulli è naturalistica, essa non nasce da un rapporto con la natura, ma da un rapporto, che tende a modificarsi e a provocare grandi trasformazioni, con la vita, con l’esistenza nel suo trovarsi immersa entro la società in modo inestricabile. Non se ne vede, ad un primo sguardo, alcun segno palese sull’immagine, ma mi sembra…

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